La Procura affonda: tutti incandidabili In primo grado non acquisiti i documenti dell'Avvocatura dello Stato

Leonardo Orlando
Furnari
La Procura di Barcellona ha impugnato l'ordinanza con la quale il Tribunale civile della città del Longano aveva respinto la richiesta di incandidabilità avanzata dal ministero dell'Interno per 15 ex amministratori comunali, tra assessori e consiglieri di Furnari.
I giudici di Barcellona, presidente Maria Celi, componente Assunta Cardamone e relatore Danilo Maffa, avevano dichiarato a seguito dell'udienza dello scorso 21 aprile "incandidabile" per i turni elettorali dei prossimi cinque anni solo l'ex sindaco, Salvatore Lopes, rimosso dalla carica per le note ingerenze della criminalità organizzata nella vita amministrativa del piccolo comune al centro degli interessi elettorali della cosca mafiosa dei "Mazzarroti". A quasi due anni dallo scioglimento degli organi amministrativi, il turno elettorale straordinario fissato nella seduta di mercoledì scorso dal governo regionale per il prossimo 27 novembre, per consentire il ritorno alle urne dei cittadini di Furnari e l'elezione del sindaco e del consiglio comunale, sarà condizionato dal reclamo presentato dal procuratore Salvatore De Luca che insiste e chiede alla prima sezione della Corte d'appello di Messina la dichiarazione di "incandidabilità" per tutti i 15 ex amministratori che si trovavano in carica al momento dello scioglimento degli organi amministrativi per ingerenze della criminalità organizzata, deciso con decreto del Capo dello Stato del 4 dicembre del 2009.
Il reclamo della Procura di Barcellona contro la decisione del Tribunale civile sarà discusso dai giudici della prima sezione della Corte d'appello di Messina il prossimo 11 novembre e verte sui motivi di "improcedibilità" che erano stati enunciati nel dispositivo di sentenza a sostegno della decisione con la quale era stata respinta la richiesta di incandidabilità per gli amministratori pubblici avanzata per la prima volta in Italia direttamente dal ministro dell'Interno Roberto Maroni attraverso l'Avvocatura dello Stato.
Nel ricorso il capo della Procura di Barcellona Salvatore De Luca sostiene che non è stata consentita dal Tribunale la produzione documentale all'Avvocatura dello Stato a sostegno delle ragioni per le quali era stata chiesta l'incandidabilità e ciò nonostante la procedura non prevedesse termini perentori. Per l'udienza del prossimo 11 novembre sono stati citati in Corte d'appello l'ex vice sindaco Antonino Crisafulli, pensionato Telecom e gli ex componenti della giunta municipale, gli assessori: Tindaro Risica, pensionato; Giuseppe Risica, medico ospedaliero; Francesca Conti, insegnante. Citati a comparire anche gli ex consiglieri in carica al momento dello scioglimento: il presidente del consiglio comunale Giuseppe Chiofalo, medico ospedaliero; Filippo Bonanno, ex agente di custodia in congedo; Silvia Pesce, casalinga; Umberto Torre, dipendente Esa; Alfio Risica, pensionato; Claudio Calabrese, imprenditore; Franco Fazio, commercialista, capogruppo di maggioranza; Domenico Stoppia, vicepresidente del Consiglio comunale; Antonino Branca, geometra; e ancora i consiglieri di minoranza in carica per surroga dei dimissionari Antonino Munafò e Lucia Caccamo.
Contro il ricorso, per chiederne il respingimento, si costituiranno tutti gli ex amministratori, così come avevano fatto nel giudizio di primo grado.
La fase della transizione elettorale che si apre adesso per concludersi con lo scrutinio del prossimo 27 novembre, sarà gestita - così come gli affari generali dell'ente - dalla commissione straordinaria presieduta dal viceprefetto di Catanzaro Elena Scalfaro e composta dal viceprefetto aggiunto di Messina Carmelo Marcello Musolino e dal dottor Gino Rotella, dirigente amministrativo contabile della prefettura di Catanzaro che dal 4 dicembre del 2009 amministra il Comune di Furnari.
La commissione nella prima fase era stata nominata per 18 mesi e successivamente, lo scorso 23 marzo, prorogata di altri 6 mesi che scadranno il prossimo 7 dicembre. Qualche giorno prima, comunque, si insedieranno i nuovi organi elettivi risultati vincitori della competizione elettorale. 

Fonte: gazzetta del sud del 16/09/2011

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