Mario Foti presenta la squadra

Discarica, i miasmi stanno ammorbando tutto il comprensorio


Terme Vigliatore Da oltre un mese i miasmi della discarica di Mazzarrà Sant'Andrea, la sera e per tutta la notte fino al mattino quando l'aria è rarefatta, invadono strade e contrade di Terme Vigliatore fino a Marchesana. Gli abitanti delle località Vigliatore, Acquitta Cannotta e Marchesana, sono così costretti a chiudere le imposte la sera e soprattutto al mattino per evitare che gli ambienti domestici siano investiti, così come già fanno i residenti di Tonnarella e Furnari, dal fetore che promana la discarica di Mazzarrà. Non è soltanto l'abitato di Furnari il più esposto agli effetti negativi della presenza sul territorio del grande impianto di smaltimento dei rifiuti, ma anche l'agro di Terme Vigliatore investito dalle correnti che spirano nella vallata del torrente Mazzarrà.
«Al mattino - affermano soprattutto gli agricoltori ed i vivaisti di Vigliatore e Salicà, culle del vivaismo - non possiamo degustare nemmeno un caffè perché già percepiamo in bocca l'amaro che ci lascia una semplice boccata d'ossigeno». Ormai si ha la certezza - e lo sanno bene anche gli amministratori i Mazzarrà - che la discarica di quella che una volta veniva battezzata come "Città dei vivai" da oltre un mese doveva essere fermata per consentire l'installazione di un numero superiore di sfiatatoi e ciò perché il copioso quantitativo dei rifiuti conferito non consente, in base al numero ridotto di tubi installati per il drenaggio di gas e percolato, di coprire immediatamente la coltre della spazzatura. A nulla sono valsi fino adesso gli enzimi sparsi tutt'intorno per attutire l'ondata dei fetori che continuano invece a diffondersi in tutta la vallata fino ai paesi limitrofi di Terme Vigliatore e Furnari.
Per la prima volta da quando è stato creato l'impianto di smaltimento, anche gli abitanti di Mazzarrà percepoiscono i miasmi molesti di cui a lungo si sono lamentate le inascoltate popolazioni della zona. Al di là delle inchieste di mafia che hanno accertato l'infiltrazione delle organizzazioni criminali nella gestione della discarica – le udenze nel processo Vivaio – riprendono oggi in Assise, nulla è stato fatto ancora dalle autorità competenti preposte a garantire la sicurezza dell'ambiente e la salute dei cittadini.(l.o.)

Fonte Gazzetta del sud del 20/10/2011

Energie rinnovabili. I motivi della mancata crescita...


Secondo le agenzie (Iea, International energy agency) e l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Oecd, Organisation for economic cooperation and development, le fonti fossili (petrolio, gas e carbone) assorbono centinaia di miliardi di euro in tutto il mondo, rallentando la crescita delle fonti rinnovabili come l'eolico e il solare.

La novità sta proprio nell'inventario dell'Oecd, che per la prima volta ha classificato circa 250 forme di sostegno per le fonti tradizionali nei Paesi avanzati. Si tratta, nella maggioranza dei casi, di esenzioni fiscali di vario tipo per favorire la produzione e il consumo di carburanti di origine fossile. Ecco il valore di alcune di queste esenzioni in Italia nel 2010: 492 milioni di euro per i trasporti marittimi, 816 milioni per il settore agricolo, 95 milioni per le compagnie di autotrasporto, 14 milioni per i mezzi pubblici, 60 milioni per gli utilizzi industriali del gas naturale. L'analisi della Iea, invece, si è sempre concentrata sulle economie in via di sviluppo, adottando il metodo del “price gap”. In altri termini: qual è la differenza tra i prezzi finali pagati dai consumatori e quelli di riferimento sui mercati internazionali? Si tratta, in questo caso, di abbassare volontariamente i prezzi di certi combustibili per promuovere il loro utilizzo.

Entrambe le analisi evidenziano la necessità di eliminare i sussidi alle fonti più inquinanti, per favorire, piuttosto, gli investimenti nelle rinnovabili, nell'efficienza energetica e riducendo così le emissioni di Co2.  Qualcosa si sta muovendo. La Germania, per esempio, ha più che dimezzato le sovvenzioni all'estrazione del carbone, da quasi cinque miliardi di euro nel 1999 a 2,1 nel 2009, con l'intenzione di farle scomparire entro il 2018. La Francia ha ormai azzerato il miliardo di euro destinato all'industria del carbone nel 1990. Il budget federale degli Stati Uniti per il 2012, infine, prevede di eliminare sussidi ai settori più tradizionali dell'energia per un valore pari a 3,6 miliardi di dollari.

Mario Foti ci riprova: ufficiale la candidatura a sindaco di Furnari

Fonte: Gazzetta del sud del 13/10/2011
Furnari L'avv. Mario Foti è il primo candidato a sindaco di Furnari ad ufficializzare la sua candidatura e quella della coalizione civica che lo ha scelto per affrontare il turno straordinario delle Amministrative del prossimo 27 novembre per il rinnovo del disciolto consiglio comunale.
La candidatura dell'avv. Mario Foti, sconfitto alle ultime elezioni per soli 17 voti, risultato – come è emerso – condizionato dalla mafia, «rappresenta il riscatto civico di una intera comunità che tenta di risollevarsi dall'onta dello scioglimento degli organi amministrativi». Tuttavia l'avv. Foti non riserva rancori e afferma principi positivi: «La mia candidatura nasce dalla fiducia e dalla speranza che la maggioranza dei furnaresi ripone nel comune progetto politico ideato con i miei sostenitori e che era stato violentemente interrotto quattro anni orsono. Una voglia di cambiamento e la fiducia in un gruppo umano che nasceva dalla gente e non dai soliti giochi di prestigio e di potere dell'ultimo minuto, una voglia di cambiamento bruscamente e violentemente interrotta da fatti noti e nefasti. Credo - aggiunge il primo candidato a sindaco ad ufficializzare la discesa in campo - che questa volta nella stragrande maggioranza dei furnaresi sia aumentala la voglia respingere le tristi scelte dell'ultimo minuto. Tutti hanno compreso che non basta vincere con coalizioni dell'ultima ora ma, al contrario, che occorre vincere per governare ed amministrare saggiamente».
«In un momento particolarmente difficile per i Comuni costretti a fare i conti con tagli di risorse, non si possono accettare le avventure. Credo, ancora, che la gente che ha sentito, visto e letto tanti fatti accertati da diversi organi delle istituzioni, fatti che hanno gettato una coltre di fango, abbia le idee molto chiare e non crede più ai predicatori. In molti - ha spiegato il candidato durante la presentazione del progetto politico - in questo paese hanno voglia di dimenticare quanto di brutto è accaduto e di guardare avanti per un futuro migliore. E proprio cogliendo questa esigenza, la nostra sarà una campagna elettorale nella quale si parlerà solo di programmi, di sviluppo, della crescita di Furnari». (l.o.)

Discorso di Steve Jobs in italiano

http://www.youtube.com/watch?v=DsgXCscqoqc&NR=1&noredirect=1

LEGGE BAVAGLIO

Cari amici in Italia,




Il governo di Berlusconi sta provando nuovamente a portare a segno in Parlamento l'infame "legge bavaglio", che metterebbe in pericolo le fondamenta della nostra democrazia. I nostri politici sono in balia delle vicine elezioni, e un sommovimento popolare potrebbe fermarli. Clicca sotto per firmare la petizione urgente per la democrazia e la libertà d'informazione. Ci rimangono pochi giorni!
E' vergognoso! E' tornata l'infame "legge bavaglio" e il Parlamento potrebbe adottarla in qualunque momento: soltanto un enorme grido d'indignazione può fermarla.

La coalizione di Berlusconi è in frantumi, ma nel crollo si sta trascinando la sua maggioranza per portare a segno la "legge bavaglio", che minerebbe sensibilmente il potere del nostro sistema giudiziario di combattere il crimine e la corruzione, e imporrebbe sanzioni draconiane contro editori, giornalisti e blogger. L'anno scorso abbiamo combattuto questa legge e abbiamo vinto. Anche questa volta dipende solo da noi: battiamoci con tutte le nostre forze per salvare la nostra democrazia!

Il bavaglio potrebbe diventare legge in ogni momento! Oltre 350.000 italiani stanno chiedendo al Parlamento di respingere la "legge bavaglio" e proteggere così la libertà di stampa: raggiungiamo ora le 500.000 firme! Clicca sotto per firmare e inoltra questa e-mail a tutti quelli che conosci - la petizione sarà consegnata direttamente ai parlamentari durante ogni voto cruciale da ora fino alle prossime due settimane:

http://www.avaaz.org/it/no_bavaglio_2/?vl

A fronte di nuovi vergognosi scandali sessuali e episodi di corruzione che hanno colpito il Premier e alcuni membri del governo, incluse accuse di prostituzione minorile e appalti assegnati in cambio di ragazze, il governo di Berlusconi sta facendo di tutto per far passare questa legge, che limiterebbe pericolosamente il potere giudiziario e metterebbe il bavaglio agli editori, i giornalisti e i blogger.

L'anno scorso abbiamo costretto il Parlamento a chiudere nel cassetto la "legge bavaglio", grazie a un'enorme mobilitazione pubblica, che ha attirato l'attenzione dei media internazionali e ha aiutato a dividere la coalizione governativa. Ma ora che il suo disastroso mandato sta volgendo al termine, Berlusconi sta disperatamente cercando di proteggere se stesso e i suoi alleati dalle condanne e censurare preventivamente la stampa per fermare nuovi scandali dall'essere pubblicati.

Se la "legge bavaglio" passerà, non potremo più raccogliere le prove investigative contro i casi di corruzione e mafia e chiedere conto ai nostri politici, e un fondamento della nostra democrazia sarebbe distrutto. Solo noi possiamo fermare tutto questo! Firma la petizione urgente ora e invita tutti i tuoi amici a farlo:

http://www.avaaz.org/it/no_bavaglio_2/?vl

Negli ultimi due anni insieme siamo riusciti a ostacolare i molteplici tentativi di Berlusconi di imporre i bavagli ai media, al sistema giudiziario e a internet, che avrebbero messo in pericolo il cuore della nostra democrazia. Ma ora che questo scandaloso governo è al tramonto, Berlusconi ci sta provando di nuovo. Non possiamo abbassare la guardia proprio ora: siamo noi i guardiani della nostra democrazia. Il complotto del governo è ora all'attacco, e sta a noi dimostrare che continueremo a combattere finché i nostri diritti fondamentali e le nostre libertà saranno definitivamente rispettati e protetti.

Con determinazione,

Giulia, Luis, Alice, Ricken, Pascal, Benjamin e il resto del team di Avaaz

Più informazioni:

Corriere della Sera - Un divieto senza senso
http://www.corriere.it/politica/11_ottobre_05/intercettazioni-un-divieto-senza-senso-giovanni-bianconi_2c8831be-ef16-11e0-a7cb-38398ded3a54.shtml

Il Fatto quotidiano - Giulia Bongiorno: "Non sarò relatrice di questo obbrobrio"
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/04/intercettazioni-bongiorno-non-saro-certo-la-relatrice-di-questo-obbrobrio/162069/

La Repubblica - Caselli: "Togliere le intercettazioni è come eliminare ai medici le Tac"
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/04/intercettazioni-bongiorno-non-saro-certo-la-relatrice-di-questo-obbrobrio/162069/

Wikipedia - Sciopero contro la "legge bavaglio"
http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Comunicato_4_ottobre_2011

Valigia blu - Comma ammazza-blog: un post a rete unificata
http://www.valigiablu.it/doc/540/comma-ammazza-blog-un-post-a-rete-unificata.htm

La libertà è partecipazione informata - raccolta firme contro la legge bavaglio
http://nobavaglio.it/


Incendi e miasmi La discarica di rifiuti genera vivo allarme


Mazzarrà Sant'Andrea Da oltre due settimane i miasmi che provengono dalla discarica di Mazzarrà Sant'Andrea si sono intensificati ed oltre a raggiungere nelle ore notturne e del mattino l'abitato di Furnari, infestano gli agglomerati di Tonnarella e Vigliatore, fino a Marchesana. La condizione igienico sanitaria dell'intera area che ricade a ridosso della vallata del torrente Mazzarrà oltre a Furnari riguarda il comune di Terme Vigliatore che non viene risparmiato dalle insopportabili ondate di fetore che peggiora di ora in ora e pare sarebbe l'effetto causato da alcuni sbancamenti e movimentazione di rifiuti dall'enorme cumulo della montagna artificiale sorta ai margini del torrente Mazzarrà, al confine col territorio di Furnari.
Ieri si era diffusa la voce tra gli abitanti della zona di un crollo di una cospicua fetta di abbancamento di rifiuti stipati nella scarpata situata al di sotto del trituratore di rifiuti. Circostanza smentita dallo stesso direttore della discarica, Roberto Carenzo, il quale ha detto solo che i segni evidenti di un distacco di fette di rifiuti dalla scarpata sarebbero da attribuire a recenti incendi sviluppatisi accidentalmente e per cause non imputabili alla gestione dell'impianto. Pare infatti che la scorsa settimana e ancora una settimana prima, per ben due volte, razzi di segnalazione nautica siano stati smaltiti in cassonetti, tra i rifiuti comuni e finiti accidentalmente in discarica. A far innescare i due incendi nel giro di appena due settimane, sarebbe stata - secondo TirrenoAmbiente - la macchina trituratrice che durante la fase di pretrattamento del materiale destinato alla discarica, avrebbe fatto sviluppare un principio d'incendio estesosi a cascata lungo la parete della scarpata della montagnola artificiale. Gli incendi sarebbero stati così consistenti da rendere necessario l'intervento dei vigili del fuoco di Milazzo.
Le fiamme hanno certamente sviluppato e diffuso sostanze tossiche senza che la popolazione di Furnari - la più esposta ai potenziali pericoli - sia stata informata dei rischi. Inoltre, dalla montagna di rifiuti affiora per tutta la superficie spazzatura non ricoperta da terra vegetale e ciò pregiudica ancora la condizione dei residenti afflitti dai miasmi molesti. (l.o.) 

Fonte: Gazzetta del sud del 21/09/2011

 
 

Fiat: Termini Imerese; protesta operai davanti Regione

PALERMO, 20 SET - Circa 400 operai della Fiat e delle ditte dell'indotto di Termini Imerese stanno manifestando davanti Palazzo d'Orleans, sede della Presidenza della Regione.

La piazza e' off limits, il traffico e' stato deviato. Gli operai mostrano un grande striscione con scritto ''La Fiat di Termini Imerese non si chiude''. A breve il governatore Raffaele Lombardo ricevera' una delegazione di Fim Fiom e Uilm che chiedono garanzie occupazionali per i 2.200 lavoratori e garanzie sul futuro produttivo della fabbrica che Fiat ha deciso di chiudere a fine anno. (Fonte ANSA).

La Procura affonda: tutti incandidabili In primo grado non acquisiti i documenti dell'Avvocatura dello Stato

Leonardo Orlando
Furnari
La Procura di Barcellona ha impugnato l'ordinanza con la quale il Tribunale civile della città del Longano aveva respinto la richiesta di incandidabilità avanzata dal ministero dell'Interno per 15 ex amministratori comunali, tra assessori e consiglieri di Furnari.
I giudici di Barcellona, presidente Maria Celi, componente Assunta Cardamone e relatore Danilo Maffa, avevano dichiarato a seguito dell'udienza dello scorso 21 aprile "incandidabile" per i turni elettorali dei prossimi cinque anni solo l'ex sindaco, Salvatore Lopes, rimosso dalla carica per le note ingerenze della criminalità organizzata nella vita amministrativa del piccolo comune al centro degli interessi elettorali della cosca mafiosa dei "Mazzarroti". A quasi due anni dallo scioglimento degli organi amministrativi, il turno elettorale straordinario fissato nella seduta di mercoledì scorso dal governo regionale per il prossimo 27 novembre, per consentire il ritorno alle urne dei cittadini di Furnari e l'elezione del sindaco e del consiglio comunale, sarà condizionato dal reclamo presentato dal procuratore Salvatore De Luca che insiste e chiede alla prima sezione della Corte d'appello di Messina la dichiarazione di "incandidabilità" per tutti i 15 ex amministratori che si trovavano in carica al momento dello scioglimento degli organi amministrativi per ingerenze della criminalità organizzata, deciso con decreto del Capo dello Stato del 4 dicembre del 2009.
Il reclamo della Procura di Barcellona contro la decisione del Tribunale civile sarà discusso dai giudici della prima sezione della Corte d'appello di Messina il prossimo 11 novembre e verte sui motivi di "improcedibilità" che erano stati enunciati nel dispositivo di sentenza a sostegno della decisione con la quale era stata respinta la richiesta di incandidabilità per gli amministratori pubblici avanzata per la prima volta in Italia direttamente dal ministro dell'Interno Roberto Maroni attraverso l'Avvocatura dello Stato.
Nel ricorso il capo della Procura di Barcellona Salvatore De Luca sostiene che non è stata consentita dal Tribunale la produzione documentale all'Avvocatura dello Stato a sostegno delle ragioni per le quali era stata chiesta l'incandidabilità e ciò nonostante la procedura non prevedesse termini perentori. Per l'udienza del prossimo 11 novembre sono stati citati in Corte d'appello l'ex vice sindaco Antonino Crisafulli, pensionato Telecom e gli ex componenti della giunta municipale, gli assessori: Tindaro Risica, pensionato; Giuseppe Risica, medico ospedaliero; Francesca Conti, insegnante. Citati a comparire anche gli ex consiglieri in carica al momento dello scioglimento: il presidente del consiglio comunale Giuseppe Chiofalo, medico ospedaliero; Filippo Bonanno, ex agente di custodia in congedo; Silvia Pesce, casalinga; Umberto Torre, dipendente Esa; Alfio Risica, pensionato; Claudio Calabrese, imprenditore; Franco Fazio, commercialista, capogruppo di maggioranza; Domenico Stoppia, vicepresidente del Consiglio comunale; Antonino Branca, geometra; e ancora i consiglieri di minoranza in carica per surroga dei dimissionari Antonino Munafò e Lucia Caccamo.
Contro il ricorso, per chiederne il respingimento, si costituiranno tutti gli ex amministratori, così come avevano fatto nel giudizio di primo grado.
La fase della transizione elettorale che si apre adesso per concludersi con lo scrutinio del prossimo 27 novembre, sarà gestita - così come gli affari generali dell'ente - dalla commissione straordinaria presieduta dal viceprefetto di Catanzaro Elena Scalfaro e composta dal viceprefetto aggiunto di Messina Carmelo Marcello Musolino e dal dottor Gino Rotella, dirigente amministrativo contabile della prefettura di Catanzaro che dal 4 dicembre del 2009 amministra il Comune di Furnari.
La commissione nella prima fase era stata nominata per 18 mesi e successivamente, lo scorso 23 marzo, prorogata di altri 6 mesi che scadranno il prossimo 7 dicembre. Qualche giorno prima, comunque, si insedieranno i nuovi organi elettivi risultati vincitori della competizione elettorale. 

Fonte: gazzetta del sud del 16/09/2011

FURNARI: SI VOTA IL 27 NOVEMBRE 2011

La giunta regionale di governo, riunita a Palermo sotto la presidenza di Raffaele Lombardo, ha deciso di convocare un turno straordinario di elezioni per il rinnovo degli organi amministrativi nel Comune di Furnari, in provincia di Messina. La fissazione della data si e' resa necessaria a seguito della scadenza del periodo di commissariamento straordinario,
che aveva fatto seguito allo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazione da parte della criminalita' organizzata. Si votera' il prossimo 27 novembre

“La politica è bella”! Bilancio positivo per la festa di SEL-Sicilia


Messina. I gazebo sono tornati in magazzino e i bambini hanno ripreso pieno possesso di Villa Mazzini. La seconda festa regionale di Sel ha chiuso i battenti domenica 11 ed è già tempo di bilanci. Cinque giornate intense in cui si è “fatta politica” nei modi più diversi: confrontandosi sui principali temi all’ordine del giorno con personalità come Giuliana Sgrena, Paolo Cento, Rita Borsellino, Paolo Patané e Claudio Fava; ascoltando buona musica e brani di letteratura e poesia; visitando la libreria, le mostre fotografiche e le installazioni d’arte o, semplicemente, incontrandosi e chiacchierando per i viali del “villaggio” della festa o davanti a un buon piatto e una birra.

Ed è un successo che fa bene, se pensiamo alla profonda crisi economica e morale in cui versa il nostro paese e , dentro di esso, la Sicilia e Messina. Una crisi che spinge la gente comune , chi vive di lavoro o chi lo cerca, a rinchiudersi nella propria “personale disperazione”-per dirla con De Andrè- alla quale però si può reagire ritrovandosi a costruire insieme un possibile cambiamento.
Questo è stata la festa di SEL. Il luogo in cui, al tempo dei partiti di plastica, uomini e donne in carne e ossa hanno fatto vivere, con la fatica ma anche la gioia del lavoro volontario, pezzi di quella narrazione di un paese diverso, più vivibile che stenta a nascere dalle macerie della nostra quotidianità.
La passione civile, l’impegno personale è quindi uno dei “segreti” che stanno alla base della riuscita della festa. Ne è convinto Crispino Maggio , tesoriere regionale SEL e “anima” organizzativa delle cinque giornate “ Ci sono volute diverse settimane di preparazione lunga e laboriosa, anche per le difficoltà burocratiche” -racconta-” ma ce l’abbiamo fatta grazie al contribuito di compagne e compagni che meritano la gratitudine di tutta Sinistra Ecologia e Libertà. Persone che, pur ricoprendo incarichi importanti in questo giovane soggetto politico, non hanno avuto remore a mettere a disposizione della Festa il loro lavoro anche in posti non molto visibili (come la cucina, da sempre la fatica maggiore nelle feste) ritenendo importante la riuscita della festa, prima della propria visibilità personale. Mi riferisco a Daniele Ialacqua (coordinatore cittadino) che è stato l’anima e la colonna di tutta la Festa, sia nella fase preparatoria che nella fase esecutiva, sempre disponibile e sempre sorridente. Mi riferisco a Stefania Radici che è stata la curatrice della parte politica, che ha lavorato per tutto il mese di agosto, continuando per tutta la Festa, anche in cucina, o dovunque fosse richiesta la sua presenza, pur dovendo partire il giorno dopo per Bruxelles.”

Ma torniamo ai contenuti dell’ultima giornata, particolarmente ricca di eventi di qualità, come il reading letterario dedicato alla beat generation e al rapporto fra letteratura e realtà, con l’esperienza della giovane scrittrice messinese Eliana Camaioni e le letture dell’attore Gerri Cucinotta. O la mostra fotografica del reporter Enrico Di Giacomo “Camminando”: uno sguardo sulla gente del Chiapas illustrato dal dibattito fra Antonio Mazzeo, giornalista e scrittore, e lo storico Daniele Pompejano entrambi acuti narratori di un’America Latina che non è più solo la terra di Maradona e delle giunte militari ma sta diventando il laboratorio della sinistra del XXI secolo, con i suoi movimenti indigeni, i forum sociali e i governi del “buen vivir” come quello di Evo Morales.
Il dibattito serale ha visto, infine, confrontarsi- incalzati dalle domande della giornalista del TG3 Lidia Tilotta- Il coordinatore provinciale di SEL, Salvatore Chiofalo, e Claudio Fava, “numero due” nazionale del partito di Vendola, con Pier Carmelo Russo, assessore “tecnico” alle infrastrutture del governo Lombardo IV, sul tema strategico dei trasporti e delle opere pubbliche in Sicilia.
Le riflessioni di Chiofalo hanno preso le mosse dai numeri della crisi, in una regione che, scippata dei fondi Fas, è sembrata finora incapace di sfruttare appieno le risorse elargite a partire dal 2000 dall’Unione europea. L’occupazione è al 42 per cento, mentre nel 2010 si sono persi 17 mila posti di lavoro solo nell’ edilizia, si perdono i fondi europei per carenza
di progettualità e si parla di Ponte sullo Stretto, i cui costi negli anni sono lievitati fino a superare gli 8 miliardi di euro. Sulla carenza strutturale di progettualità è intervenuto Fava: “È mancato negli anni il ruolo della politica con una programmazione
di ampio respiro –ha spiegato – e questo emerge dalla questione fondi europei in primo luogo». L’assessore Russo si è detto d’accordo sulla necessità di programmare e di concertare le
attività, ricordando di aver realizzato,nell’arco di due mesi, col coinvolgimento di tutti, la legge sugli appalti. «È necessario vigilare su come vengono utilizzate le risorse – ha detto – ma bisogna ricordare che il 97 per cento delle opere viene realizzato dall’ Anas e da Ferrovie dello Stato». Si è
parlato anche dell’aeroporto di Comiso, uno snodo centrale ancora chiuso: Russo ha annunciato che entro sei mesi si procederà all’ apertura. «Ma in un tale contesto– ha sottolineato Fava – è giusto ancora parlare di Ponte sullo Stretto, il cui costo supera gli 8 miliardi di euro e che fino ad ora è costato circa 500 milioni? Servirebbe almeno un referendum consultivo per coinvolgere la gente».
SEL , ad ogni buon conto, continuerà a sostenere le lotte del vasto movimento contro la grande opera, come continuerà a collaborare con L’ArciGay, che ha animato all’interno della festa un visitatissimo stand dedicato alla lotta contro l’omofobia e per i diritti di tutte e tutti,e con la Fabbrica di Nichi, impegnata in una campagna per la raccolta differenziata dei rifiuti.
Il villaggio della festa ha chiuso i battenti fino all’estate prossima, la “buona politica” continua. (tonino cafeo)