La Mafia non esiste! A Milazzo....



video pubblicato da supan71

NON C'E' NESSUNA CRISI - La parabola del contadino e dello speculatore




 Un contadino ha un campo di grano e produce pasta e pane. Un secondo contadino ha un frutteto. Un allevatore ha un gregge di pecore e produce latte e formaggi. Un artigiano realizza mobili in legno, un altro fila la lana e tesse indumenti.

 Quello che ha il pane ne scambia una parte con il formaggio dell’allevatore e con i maglioni del secondo artigiano. Quello che ha la frutta ne scambia un po’ con un tavolo e quattro sedie, e con qualche chilo di pasta. Ognuno produce qualcosa e tutti insieme hanno le cose essenziali per vivere. La natura, del resto, nel medio termine si può considerare prevedibile: se un anno c’è meno frutta, l’anno dopo ce ne sarà di più. 


Festa della legalità Premio Parmaliana a Federica Bambaci

Furnari: Tra emozioni e commozione, la seconda edizione del premio per la legalità intitolato alla memoria del prof. Adolfo Parmaliana, è stato conferito ieri sera nella piazza di Furnari a Federica Bambaci, l'alunna della quinta elementare che ha lottato invano assieme alla sua famiglia per far rimuovere le barriere architettoniche delle scuole cittadine e adattare i servizi igienici alle esigenze di chi non ha la possibilità di deambulare.
 
A consegnare il premio alla coraggiosa ragazzina, accompagnata dalla mamma Nancy Torre e dal papà Domenico Bambaci, consapevole delle battaglie intraprese dalla sua famiglia, è stata la moglie del prof. Adolfo Parmaliana, la dott. Cettina Merlino.
 
L'istituzione del premio alla legalità Adolfo Parmaliana, si deve all'impegno civile del Circolo Arci "Senza confini" di Furnari, presieduto da Gioacchino Messina. Lo stesso circolo da ieri ha intrapreso una petizione popolare diretta al Comune per l'abbattimento delle barriere architettoniche in tutti gli edifici pubblici di Furnari. Pur avendo condotto sin qui una lunga battaglia, le barriere architettoniche non sono state eliminate dalla scuole, come ribadito dalla mamma di Federica che sul palco ha letto un messaggio di ringraziamento per la solidarietà manifestata col premio alla figlia. Federica.
 
«L'anno scolastico è trascorso invano – ha detto Nancy Torre –, la questione non si è risolta ed io e mio marito abbiamo deciso di trasferire la bambina ad una scuola di Barcellona, laddove non dovrà affrontare questo tipo di problema». 
 
La serata si è aperta con un video in cui è stata ricordata la vicenda umana del prof. Adolfo Parmaliana e subito dopo il conferimento del premio a Federica, ha preso il via la "Festa della musica", presentata oltre che da Gioacchino Messina, da Rossana Chillemi e Alessia Calabrò. Tra i partecipanti alla kermesse il celebre gruppo Lassatiliaballari e Anciovi Vivi, con gli special guest Sebastiano Pietrini e Federico Chiofalo; e con la Carovana dell'infinito, artisti da strada tra i quali Contaminazione tribale e Drum Hng, giocolieri e mangiafuoco. Come ha sottolineato Alessia Calabrò:  
 
«Ballare a piedi nudi in piazza, conoscere persone nuove, ritrovarsi e parlare di legalità, vedere piazza Marconi finalmente viva» è una festa che va oltre la musica.(l.o.)
 
 Fonte Gazzetta del Sud del 19/08/2011

I parenti dei bambini azzannati chiedono collaborazione



Furnari Nonostante la spiaggia di Saiatine lunedì pomeriggio fosse particolarmente affollata da bagnanti, nessuno di coloro che hanno assistito terrorizzati e impotenti all'assalto dei due cani di razza Rottweiler, hanno saputo dare indicazioni utili ai carabinieri per rintracciare i due esemplari che lunedì hanno azzannato i due bambini romani in vacanza coi genitori nella baia di Tindari. A nulla sono valsi fino adesso gli appelli al buon senso lanciati sul suo blog, dal prof. Francesco Cilona, decano dei giornalisti di Barcellona, che ha vissuto come i tanti villeggianti le preoccupazioni per la sorte toccata ai due bimbi. I due bambini, come raccontano gli stessi familiari che ieri hanno formalizzato la denuncia per abbandono di animali e lesioni gravi, sono ancora sotto choc per quanto è avvenuto. La drammatica vicenda vissuta dai due minori, ha toccato i genitori e gli zii in maniera profonda, destando commozione per le sofferenze patite e per i postumi psicologici causati dal trauma. Il bimbo ferito, in particolare - come ha riferito un congiunto - «è affetto da autismo, nella forma più violenta. La malattia lo limita anche nella parola, ma mi creda se le dico che lo sguardo del bimbo esprimeva tutto il terrore e la sofferenza di quanto patito. Oggi - aggiunge il congiunto dei due minori - non ci rimane altro che confidare nell'Arma dei carabinieri e sperare che mai altri bambini debbano più vivere questo terrore, figlio della scelleratezza umana». (l.o.)

Fonte Gazzetta del Sud del 11/08/2011

SI AVVICINA FERRAGOSTO, MA I LAVORATORI CANTIERISTI SONO COSTRETTI A PROTESTARE PERCHE' NON PAGATI E A RISCHIO DI BLOCCO

 
Nella scorsa primavera s'era battagliato tanto per ottenere che si desse ai numerosi disoccupati di Barcellona - in gran parte giovani - una boccata d'ossigeno mediante la loro assunzione nei cantieri di lavoro regionali - non da tutti in verità visti di buon occhio -, ed ora si deve constatare che ciò che s'era finalmente ottenuto rischia di andare in fumo. In quel fumo, purtroppo, che ormai ha invaso Palazzo Longano, dove non si capisce più come orientarsi per venire incontro alle reali esigenze della città.
Ciò che sta succedendo ai sette cantieri, aperti a Barcellona per dare una parvenza di lavoro a 160 operai disoccupati modestamente retribuiti, è l'emblema di ciò che si riesce a fare a Barcellona in favore della città.
A parte il fatto che i cantieristi ancora attendono la diaria dell'intero mese di luglio per tardato approntamento delle buste paga, quel che fa specie è lo scaricabarile in giustificazione del ritardo, secondo cui la colpa di ciò sarebbe dell'agenzia privata (?) incaricata ad espletare tale lavoro, come se, nelle recondite stanze degli uffici comunali, non esistesse nessuno in grado di fare quel lavoro.
Ma c'è di peggio: i cantieri rischiano di essere bloccati, perché essendo destinati all'esecuzione di lavori in cui è indispensabile l'apporto di operai specializzati, mancano appunto di tale supporto.

Il segretario dellla locale Camera del Lavoro, Salvatore Chiofalo, di fronte ad un caso così sconcertante parla di stranezza, e si domanda "come mai sia stato possibile non provvedere per tempo e in anticipo al reclutamento delle figure professionali mancanti e inoltre perché mai, per ben sette cantieri con un numero elevato di lavoratori, sia stato nominato un solo Rup, responsabile unico del procedimento che deve provvedere a tutto.
Mentre - sempre secondo Chiofalo - a Palazzo Longano ci sono numerose figure professionali a cui si potevano delegare le stesse responsabilità suddividendo i cantieri. Ma ciò non è stato fatto, con grave pregiudizio per i lavoratori che adesso hanno un solo interlocutore che decide per tutto e per tutti".
Per questo, per iniziativa della Cgil, incombe la minaccia di una reazione drastica dei lavoratori: occupare l'aula consiliare del Comune ed informare il presidente della Regione dei motivi che avranno provocato tale manifestazione.

Mineo, un inferno a cinque stelle


Un posto letto in villette ben arredate, i campi da tennis e di football, i prati all’inglese, pasti abbondanti tre volte al giorno, la disponibilità di acqua potabile a tutte le ore. Sino a sei mesi fa era il residence di lusso dei militari Usa in forza alla base di Sigonella. Oggi, il Villaggio degli aranci di Mineo (Catania) ospita il più ambizioso dei programmi di “solidarietà” berlusconiani, il  Centro di accoglienza (Cara) per circa duemila richiedenti asilo, donne, uomini e bambini scampati miracolosamente agli orrori delle guerre e alle dittature. L’idea del governo è semplice: concentrare in una struttura confortevole tutti i rifugiati dopo averli prelevati manu militari dalle località dove hanno vissuto sino ad oggi nell’attesa di ottenere asilo in Italia. Gli standard di Mineo non sono comparabili certo con quelli delle ex caserme riconvertite in Cara, ma bastano un paio di giorni di permanenza nella torrida piana etnea per rendersi conto che anche l’inferno può essere a cinque stelle.

Fratellini azzannati in spiaggia da due rottweiler lasciati liberi

Due cani di razza Rottweiler, lasciati liberi di scorrazzare in maniera sconsiderata sulla spiaggia di Saiatine di Furnari, hanno azzannato gli arti inferiori di due bambini, fratello e sorella, figli una coppia di villeggianti romani in vacanza nella baia di Tindari. I bimbi, un maschietto di 8 anni e una femminuccia di 6, dopo aver subito sull'arenile di contrada Saiatine l'attacco dei cani, sono stati sottratti alla furia dei due animali solo grazie al coraggio del padre, che ha avuto la forza e la capacità di scagliarsi contro quelli che di certo non erano cani randagi, perché ben curati e con tanto di collare.
Soccorsi e trasportati con un'ambulanza del 118 all'ospedale Barone Romeo di Patti, il bambino di 8 anni ha dovuto subire ben 10 punti sutura per rimarginare le lacerazioni provocate agli arti inferiori dai morsi ripetuti dei due cani, liberati dai proprietari sull'affollata spiaggia di Saiatine. La bimba di 6 anni, pur ferita dalle zanne di uno dei due animali, è stata medicata ed i sanitari del pronto soccorso dell'ospedale di Patti hanno ritenuto di non dover procedere alla sutura delle ferite che non presentavano le stesse profonde lacerazioni subite dal fratellino. I medici hanno indicato una prognosi di 10 giorni per il bimbo e una di 4 per la guarigione della bambina.
Nell'attimo in cui i cani sono apparsi sull'arenile, senza che nessuno li tenesse per il guinzaglio, molti bagnanti hanno avuto paura. I due grossi e aggressivi cani, che avevano il collare e si presentavano curati tanto da non far supporre minimamente che si trattasse di randagi, improvvisamente – forse perché hanno avvertito l'ostilità dei bagnanti che avevano paura – si sono poi avventati contro i due bambini inermi azzannandoli alle gambe. La peggio l'ha avuta il bimbo di 8 anni. Uno dei due cani infatti gli ha addentato le gambe strattonandolo, tanto che la scena ha scatenato attimi di panico sulla spiaggia con un caotico fuggi-fuggi. L'unico che si è avventato contro i due esemplari di Rottweiler è stato il papà, che senza paura ha preso a calci le due bestie per allontanarle e liberare i figli dalla morsa che poteva avere effetti più devastanti. I cani sono così fuggiti nel vicino parco urbano dirigendosi verso la spiaggia di Falcone. Subito sono scattati i soccorsi: sul posto è stata fatta arrivare un'ambulanza del 118 del Pte di Falcone che ha prelevato i due fratellini e dopo le prime medicazioni dettate dall'urgenza, si è diretta all'ospedale di Patti dove è stata completata l'opera di soccorso, con le successive dimissioni.
Subito dopo, con l'intervento in forza dei carabinieri della stazione di Furnari al comando del maresciallo Antonino Gringeri e con l'ausilio dei vigili urbani, sono scattate le ricerche dei due esemplari e ciò per evitare altri pericoli di aggressioni e per identificare grazie al microchip i proprietari che non hanno adeguatamente custodito gli animali. Le ricerche sono proseguite fino a tarda sera ma senza esito positivo.
 
Fonte: gazzetta del Sud del 09/08/2011